Una carrozzina da bambino con montato un organetto. Uno stantuffo con dei campanellini; un grandi forbici di legno: questi erano in parte gli strumenti della Iperfaltrak. Tutti realizzati artigianalmente con utensili casalinghi come scolapasta, sturalavandini, tappi, lattine, pentole e altro ancora. Costruiti con grande impegno e dipinti nei colori tradizionali delle divise dei musicisti, il bianco, il rosso e il blu, gli strumenti musicali oltre ad offrire un interludio piacevole agli ascoltatori riempivano di allegria gli occhi di coloro che osservavano il passaggio di Iperafaltrak, la storica banda musicale di Quinto Romano, frazione di Baggio, Milano. Il nome è onomatopeico e ricorda lo sfregamento degli strumenti di legno: trak ai quali si aggiungeva il suono delle fisarmoniche e del tamburo.
La nascita
Il gruppo, nacque nel lontano 1949 a Quinto Romano, per iniziativa di alcuni abitanti della zona, in occasione dell’inaugurazione della nuova strada asfaltata che collegava la piccola frazioncina circondata dai campi e dai prati alla grande Milano. La banda si sciolse dopo qualche anno a causa dei molteplici impegni dei vari componenti che non permisero di continuare.
La rinascita
Rinacque nel 1
Il gruppo folk Iperfaltrak era composto da una cinquantina di persone, tra cui alcune donne e diversi bambini. Nato come iniziativa locale il gruppo divenne presto conosciuto a livello nazionale grazie a numerose partecipazioni a programmi televisivi.
Il successo
La partecipazione a numerose manifestazioni fuori città, come Limone del Garda, Trento, Lerici, Rimini, Lecco, Ravenna e Roma contribuì a consolidarne la fama.
Nel repertorio musicale, diretto dal maestro Flavio Campi, il gruppo folk vantava tra l’altro canzoni della tradizione meneghina come “ O mia bela Madunina” e altre melodie nazionali come “Arrivederci Roma” , “O sole mio” e diversi inni.
Il tramonto
Nel 2011 per sopraggiunti limiti di età degli storici componenti e vista la mancanza di vocazione nei giovani abitanti il gruppo si sciolse definitivamente.
L’ultima “apparizione” della sotica Banda fu nel gennaio 2016 quando l’associazione “Quinto che… legge” di via Ferrieri 12 a Milano ospitò la mostra degli strumenti musicali del gruppo organizzando incontri con gli storici fondatori, come Flavio Campi, Ermanno Pellegrini e Domenico Varesi, in attesa di trovare una collocazione definitiva per lasciare ai posteri una documentazione così importante della tradizione locale di Quinto Romano.
Nella memoria della collettività resteranno per sempre le immagini della banda con le sgargianti divise rosse bianche e blu, i cappelli di paglia stile Firenze e gli originali strumenti.