Di Ersinija Galin
“Condivisione, Fare Rete, Rispetto, Amore, Uguaglianza di genere”: queste sono state le parole chiave dell’evento organizzato presso la Parrocchia San Giovanni Bosco, di via Mar Nero 10 a Milano dal titolo “Non una di più. In memoria di Luisa Fantasia” in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’evento che doveva tenersi in origine presso i “Giardini Luisa Fantasia” di via delle Forze Armate 279, Milano era stato spostato all’interno della parrocchia a causa del maltempo.
Proprio partendo dal giardino dedicato a questa giovane moglie e madre che fu vittima di un efferato omicidio nel lontano 1975, commesso da due giovani criminali legati alla ‘ndrina calabrese, mentre suo marito, il brigadiere Antonio Mascione indagava, sotto copertura, su un grosso traffico di droga in arrivo dalla Calabria, si è riflettuto sulla violenza di genere. L’uccisione di Luisa Fantasia fu unico caso italiano di femminicidio per vendetta trasversale, ecco il principale motivo per cui questa iniziativa è stata dedicata alla sua memoria.
Dopo i saluti istituzionali di alcuni rappresentanti dell’Associazione per la Legalità Ultimi Milano: Tiziana Vecchio, Walter Moccia ed Enea Coscelli; Don Davide, parroco della Chiesa di San Giovanni Bosco, Milano ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e della sensibilizzazione al problema già dai primi anni dell’infanzia per poter crescere degli adulti consapevoli.
Due testimonianze
Ornella Lusa, ispettore Commissariato Lorenteggio Pubblica Sicurezza ha parlato dell’importanza del “fare rete”, spiegando in modo semplice, vista la presenza di alunni delle primarie, quanto sia importante intervenire se si ritiene che qualcuno abbia dei comportamenti sbagliati o violenti e se si hanno dei dubbi condividere il problema con gli adulti: genitori, insegnanti e perché no, anche con le forze dell’ordine. Se si parla di un problema si riesce a intervenire prima che sia troppo tardi.
L’ispettrice Lusa si
Beatrice Paola Fraschini, ha portato con parole lievi la sua toccante testimonianza di vittima di maltrattamenti da parte del proprio compagno al quale è riuscita a sottrarsi grazie ad una rocambolesca fuga dalla casa del suo aguzzino. Un uomo al quale si era affidata con tutto il suo amore, convinta che tutte le manovre che lui faceva per isolarla dalla famiglia, dagli amici e dai colleghi di lavoro non fossero altro che “premure” nei suoi confronti. Per poi doversi tragicamente ricredere che invece erano comportamenti sbagliati e che sono sfociati poi in vere e proprie violenze fisiche.
Per cambiare la mentalità si comincia dai giovani
Infine, alcuni alunni della Scuola Primaria Ercole Ferrario di via delle Forze Armate 279, Milano hanno letto dei pensierini, elaborati con la loro maestra, sull’importanza delle parole come: rispetto, grazie, per favore, abbracciami, sull’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne e contro la violenza di genere e hanno distribuito dei cuoricini ai presenti contraddistinti da parole affettuose.
Un modo per insegnare alle nuove generazioni il valore della legalità, del rispetto e della fratellanza per avere degli adulti responsabili e, se possibile, più aperti culturalmente.
Un libro dedicato alle “Donne di Milano”
A conclusione dell’evento, Marco Zanobio, presidente della Fondazione Amici del Trivulzio, ha presentato il libro “ Donne di Milano,” tra le quali figura anche Luisa Fantasia. Le somme raccolte con la vendita del volume saranno destinate alla realizzazione del Giardino Alzheimer del Trivulzio.