Salire su un campanile è da sempre il sogno di bambini e fotografi.
Non che per gli altri non lo sia, ma la curiosità di un bambino e di un fotografo sono un qualcosa di unico al mondo. Lo posso garantire io che sono stato e sono tuttora bambino e, in aggiunta, sono un umile fotografo che sta imparando.
Certo, non ho più il fisico di un bambino che su un campanile ci sale di corsa, ma, fra mille sbuffi e mille pause, sono salito su tutti i principali campanili Milanesi.
Nella maggior parte dei casi le scale non sono così
Sul campanile di Baggio è tutto semplice.comode come sembra e quando arrivi in cima, in taluni casi, apri con la testa la botola che ti fa accedere alla cella campanaria da dove appare la meraviglia di un paesaggio.
Le scale sono bene tenute, non c’è botola, ma una semplice maniglia che apre una porta coricata e quando accedi alla cella campanaria non sbatti la testa contro nulla.
Un campanile normale, direte voi. Niente affatto.
Non sei su un campanile qualsiasi. Sei sul campanile di
La differenza con gli altri campanili è l’emozione che provi.Baggio che è uno dei quartieri più storici e a mio avviso più belli di Milano. Quando vedi poco distante il campanile della chiesa antica, ti vengono subito in mente le storie che sentivi in casa all’ora di pranzo, quando il televisore era spento e c’era solo la voce del papà che ti parlava di un organo dipinto, di un asinello che si arrampica su un campanile, di una sagra storica, del presepe più bello del mondo e di un luogo incantato che fa sognare.
Ancora oggi, quando sono qui a Baggio ricordo quei racconti e penso a quanto mi emozioni questo posto. Salire sul campanile della chiesa nuova di Baggio, non è solo un desiderio che si avvera è un battito in più del cuore.
Uno di quei battiti che racconta dell’emozione eterna di Baggio.
