Di Ersinija Galin
Quale futuro post-pandemia ci attende? La crisi sanitaria sfocerà in una crisi sociale ed economica, come contrastarla? Come aiutare già da ora le categorie più vulnerabili?
Di pari passo con l’emergenza sanitaria si è sviluppata l’emergenza sociale. Un’emergenza che ha colpito duramente una parte della popolazione, accentuando maggiormente il divario tra fasce più abbienti e quelle meno. Si teme che la ripresa possa accentuare questo divario ed ingigantire la crisi economica e sociale.
L’evento, dal titolo “Fratelli tutti e Bene comune, per contrastare la crisi sociale”, organizzato da ReAgire insieme alla Comunità di Sant’Egidio e all’Ordine Francescano Secolare offre una riflessione su questi temi.
“Fratelli tutti”, filo conduttore dell’iniziativa, riprende il titolo dell’ultima enciclica di Papa Franceso per riflettere sulla fraternità e l’amicizia sociale. “Fratelli tutti” è un’espressione tratta dalle Ammonizioni di San Francesco d’Assisi e tra i suoi consigli il Santo Padre ne evidenzia uno in particolare: l’invito ad un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio.
Un invito, rinnovato attraverso l’evento, rivolto a tutti, credenti e non, cristiani o appartenenti ad altre religioni che hanno voglia di impegnarsi per il bene comune.
ReAgire con questo ciclo di incontri, che non hanno nulla a che vedere con una riflessione teologica sull’enciclica papale, ma vuole prenderla però come spunto per analizzare dal punto di vista sociale ed economico la situazione attuale ed ipotizzare i possibili scenari futuri, lancia un appello a tutti coloro che sono interessati al bene comune per sensibilizzarli verso il problema, affinché si attivino per arginare la crisi post covid.
L’evento si dividerà in due fasi.
La prima, con tre incontri alle ore 20.45 in streaming su Youtube, per affrontare i temi come l’impatto della pandemia su Milano e come affrontarne gli effetti in una prospettiva inclusiva, in programma il 3 maggio; la grande questione del lavoro, e come rispondere a precarietà e disoccupazione senza che il lavoro sia un diritto solo per alcuni, il 17 maggio, ed infine, il 7 giugno, verrà approfondito il modello sociale di una città multietnica affinché la crisi economica non accentui distanze e disuguaglianze.
La seconda fase avrà luogo il 21 giugno, sempre alle ore 20.45, sulla piattaforma zoom, per dare un seguito agli incontri e per stilare un documento conclusivo e propositivo. Potranno partecipare tutti coloro che hanno trovato interesse nelle idee sviluppate e intendono impegnarsi per il futuro.
Un invito a tutti gli uomini (e le donne) di buona volontà affinché si attivino secondo le proprie possibilità per agire con discernimento, creando inclusione e coesione sempre nell’ottica di ottenere un bene comune, superando la propria individualità.
Per il programma delle serate e registrarsi agli eventi: https://reagireinsieme.org/eventi/fratellitutti
ReAgire a.p.s., nata nel 2015, è una rete solidale di persone in cui la cultura dell’impresa, delle professioni, del lavoro dipendente si integrano con la condizione di chi è in cerca di lavoro per accompagnarlo durante questa fase della vita.
Per farlo l’associazione ha sviluppato cinque ambiti d’azione: Incontrarsi, Accompagnare, Coinvolgere l‘Economia locale, Progettare lavoro, Condividere. La sua attività principale è MyJob Laboratorio, modello solidale di accompagnamento al lavoro tramite orientamento, formazione, incubazione di idee e sostegno al reddito. Negli ultimi tre anni MyJob Laboratorio ha visto la partecipazione di più di un centinaio di persone in cerca di lavoro, due terzi delle quali ha trovato una collocazione lavorativa, e ha portato ReAgire a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa con il Comune di Milano.